Tra le prime luci dell’alba e il respiro della natura, la musica si trasforma in qualcosa di speciale: non è solo suono, ma esperienza viva, emozione condivisa e viaggio interiore. Da questo incanto nasce il Festival Internazionale Green Music, che trasforma ogni anno l’Umbria e altre località in uno spettacolare teatro naturale a cielo aperto.
La nuova edizione: un racconto collettivo che parte dall’Umbria
Da giugno a novembre, la nona edizione del Festival Internazionale Green Music proporrà 100 concerti in 40 comuni umbri, con oltre 200 artisti provenienti da quattro continenti. Il viaggio musicale culminerà con un evento da sogno: il 17 novembre 2025, il Festival approderà alla leggendaria Carnegie Hall di New York, portando il suo messaggio di bellezza e sostenibilità oltreoceano.
Maurizio Mastrini guida l’anima verde del festival
Il cuore del Festival batte grazie alla visione del Maestro Maurizio Mastrini, raffinato musicista e direttore artistico dell’evento. Con determinazione, Maurizio Mastrini ha trasformato un sogno nato dalla sua terra in una realtà globale, mantenendo però un profondo legame con la natura, l’autenticità e il territorio.
“Il festival Green Music nasce dal cuore, con la missione di accendere la consapevolezza nel nostro pubblico sulla sostenibilità e il rispetto per l’ambiente, attraverso la magia della musica. I nostri eventi sono esperienze multisensoriali, spesso al tramonto, quando il cielo si tinge di colori caldi e avvolgenti. In quei momenti, il pubblico si perde in un’atmosfera quasi surreale, circondato da profumi, immagini e suoni che accompagnano un viaggio emozionale senza confini. Quest’anno, il festival toccherà i 100 appuntamenti in due terzi dell’Umbria, regalando emozioni uniche: dai concerti all’alba, che si svolgono all’inizio del giorno, alle suggestive Candle Music illuminati dalle candele, creando atmosfere intime e coinvolgenti.”
Teatri di paglia e Candle Music: quando natura e innovazione si incontrano
Maurizio Mastrini rivendica con orgoglio una pionieristica innovazione: “Siamo stati i primi in Italia a proporre concerti nei Teatri di Paglia, realizzati con balle di fieno intrecciate che danno forma ad anfiteatri temporanei e biodegradabili, perfettamente integrati nel paesaggio.”
Il Festival si distingue anche per la cura nella scelta degli artisti, capaci di proporre progetti originali e non convenzionali. Quest’anno, la manifestazione abbraccerà anche la musica della Bolivia e dell’Etiopia, grazie al supporto delle rispettive ambasciate italiane. Ospiterà inoltre la musica spagnola del Maestro José Cuenca, accompagnata da omaggi al tango e ad Astor Piazzolla, testimoniando un amore profondo per la diversità culturale e musicale.
Musica sostenibile tra borghi, vigneti e luoghi senza tempo
Ogni concerto valorizza il territorio, rispettando l’ambiente. La musica risuona tra vigneti, boschi, borghi medievali e pietre antiche, immersa nella luce naturale. Tutti gli eventi sono a impatto zero e gratuiti, per rendere la cultura accessibile a ogni persona.
I formati sono pensati per coinvolgere i sensi: concerti all’alba e al tramonto, serate avvolte da centinaia di candele con Candle Music, esibizioni nei Teatri di Paglia e appuntamenti come Suoni e sapori, che uniscono musica e degustazioni di prodotti locali. Ogni esperienza è un viaggio multisensoriale, da ascoltare, toccare, annusare e vivere in armonia con la natura.
Grandi nomi in luoghi incantati: un cartellone ricchissimo
Tra i protagonisti di questa edizione troviamo artisti straordinari come Orietta Berti, Luca Barbarossa, Alessandro Haber, Stefano Fresi, Tony Esposito e José Cuenca, insieme a numerosi altri musicisti che porteranno la loro arte in dialogo con il paesaggio e il silenzio.
Il percorso musicale attraverserà alcuni dei luoghi più affascinanti dell’Umbria, come Montefalco, con i suoi vigneti tra cielo e terra, Cascia, simbolo di spiritualità, Castiglione del Lago, sospesa tra acqua e storia, Passignano sul Trasimeno, dalle suggestive atmosfere lacustri, Orvieto, gioiello d’arte, Giove, immersa nel verde, e Castello di Montali, dimora d’altri tempi. Non mancheranno tappe a Sellano, Piegaro, Montegabbione, Montone e tanti altri borghi incantati, dove la musica si fonde con il territorio in un viaggio emozionale e irripetibile.
Un invito a vivere con lentezza e consapevolezza
Il Festival Internazionale Green Music non è solo un evento culturale, ma una dichiarazione d’amore per la terra, per l’arte e per l’umanità intera.
“La musica può cambiare il mondo, se nasce dall’ascolto della terra, degli altri, di noi stessi.”
Questo Festival invita ognuno a rallentare, ad ascoltare profondamente, a lasciarsi sorprendere da ciò che è semplice, autentico e profondo. Una celebrazione della vita, della natura, della bellezza che ci circonda.
A cura di Mario Altomura
Leggi anche: Il vino sfida i confini, l’innovazione tra I.A. blockchain e spazio