È fuori dal 23 giugno “A second of a new life”, il nuovo singolo di Fabio D’Amato, che propone un tema importante, legato alla sua esperienza di trapiantato. Il video, in anteprima esclusiva Sky TG24 il giorno stesso della release, è su You Tube dal 26 giugno https://youtu.be/INUVTMjJXXg .
Il trapianto è stato n momento difficile da cui però il compositore ha tratto ispirazione, come in altre occasioni, per creare nuova musica e raccogliere tutte le emozioni legate a questo dono arrivato inaspettatamente: un caleidoscopio di stati d’animo tramutati in note, dalla notizia dell’arrivo del donatore all’uscita dalla sala operatoria. Gli abbiamo chiesto di raccontarci questo momento della sua vita e il progetto che vede coinvolta l’associazione Amici del CROFF, affinché la sua esperienza possa essere conosciuta di supporto per tante altre persone in difficoltà…
Quanto è importante per te la musica, oltre che nella professione nella tua vita personale?
La musica è quel linguaggio universale che non ha bisogno di essere tradotto, parla a tutte le persone del mondo: a me ha sempre aiutato nei momenti più difficili.
È sempre stata la mia compagna di vita fin da quando ho iniziato a suonare, a 7 anni. È vita, respiro, è un viaggio che ti può portare in un mondo dove la tua anima viene rapita e catapultata dentro le emozioni più forti. I momenti più belli o brutti della mia vita sono scanditi dalla musica. Così anche di recente, quando mi sono trovato ad affrontare un percorso molto complicato ho trovato grande conforto nel comporre musica. Il trapianto mi ha dato la possibilità di tornare a vivere, prima era come fossi rimasto in standby… ho voluto così dare un messaggio di speranza e coraggio a chi sta passando analoghe difficoltà e quale modo migliore di farlo se non proprio con la musica?
Cosa puoi dirci di “A second of a new life”?
Lo spunto vero e proprio è arrivato da un episodio particolare: appena entrato in sala operatoria sono stato accolto dal Prof. Ferraresso (direttore della chirurgia dei trapianti di rene del Policlinico di Milano) e dal suo splendido team. Il Professore è un appassionato di musica, pertanto, avendo saputo che sono un compositore, ha voluto far mettere in filodiffusione i miei brani per tutta la durata dell’intervento. Era come essere “a casa” in compagnia della mia musica, un’emozione pazzesca da cui è nata l’idea di mettere a disposizione di altri con le mie stesse difficoltà la mia musica, per donare anche loro una sorta di consolazione e un supporto psicologico ed emotivo.
Una volta dimesso dall’ospedale ho iniziato a trasferire in note il mio vissuto componendo questo brano per ringraziare sì l’équipe chirurgica, ma al tempo stesso per lanciare un messaggio di sensibilizzazione alla donazione di organi, indispensabile a salvare o migliorare tante vite. Per questa ragione, ho voluto coinvolgere nel progetto l’associazione Amici del CROFF, che si propone di migliorare la qualità della degenza presso il reparto di Chirurgia dei trapianti di rene attraverso una serie di iniziative a supporto dei pazienti durante le fasi della malattia e della cura (http://www.amicidelcroff.com); all’associazione saranno devoluti i proventi di streaming e vendite del singolo.
“A second of a new life” è caratterizzato da un inizio di solo piano, che culla l’ascoltatore con dei movimenti ripetuti, trasmettendo un leggero senso di timore perché, se il trapianto rappresenta una grandissima opportunità di riappropriazione di una vita normale resta, nello stesso tempo, un intervento delicato e rischioso. Quindi la composizione si apre ad un tappeto di archi mentre il piano diventa più incalzante con note più agguerrite, segnando l’entrata nel vivo dell’intervento: gli archi entrano prepotentemente e riprendono il tema del piano, in un crescendo continuo fino ad arrivare ad uno stop improvviso dove torna il piano solo, con il tema iniziale e una chiusura in sospeso.
Come è nata l’idea del video?
L’idea del video nasce dalla volontà di tradurre in immagini questa mia storia personale, facendo sì però che, al contempo, assumesse connotazioni universali; ho coinvolto il mio amico Andrea La Greca (che è regista del video e attore protagonista); nonostante qualche perplessità iniziale, ho alla fine partecipato io stesso figurandomi intento, idealmente e con la fantasia, a creare nuovi suoni, a comporre, a dirigere una orchestra immaginaria, passando in tal modo dalla disperazione alla speranza, sottolineata dall’apparizione improvvisa del colore e da scene di vita ordinaria, anche nella natura, per celebrare la vittoria della vita e della sua bellezza. Il passaggio dalla fragilità iniziale all’acquisizione di una maggiore forza interiore è un percorso supportato dalle note che risuonano dapprima solo nella mia mente, poi nella vita reale del protagonista il quale, dopo aver affrontato difficili prove fisiche e mentali, esprime la sua determinazione a rinascere, concetto che abbiamo voluto rappresentare anche nell’illustrazione della copertina ad opera di Andrea Basile in cui i granelli di sabbia rappresentano gli attimi della nostra vulnerabile esistenza che in un secondo può mutare il nostro destino per sempre.
Prossimi progetti?
Sicuramente continuare la mia produzione musicale: mediamente pubblico ogni 3 mesi un singolo nuovo; naturalmente proseguiranno i progetti e le collaborazioni con alcuni brand giovani, moda, cortometraggi ecc…
Facebook: https://www.facebook.com/fabiodamatomusic/
Instagram: https://www.instagram.com/fabiodamatomusic/
You Tube: https://www.youtube.com/channel/UCvADkv3MWOdeUWVV254SQ2g
Spotify: https://open.spotify.com/artist/6EwgM3iiUdpIg388UGbU4p